L'elegante attico

Luogo: Val Trompia

Poeticità del progetto: Richiamo alla Vienna cosmopolita tra il Congresso e la Secessione, ove in armonico confronto coabitano Architettura Organica e Razionalismo.Qui i "capricciosi" profili degli arredi settecenteschi che impreziosiscono il living dialogano con il rigore adottato nella sala da pranzo, che riscopre in chiave moderna i canoni d'arredo proposti durante la Secessione. Accoglienza organizzata in funzione di una "mondanità di classe", nonostante la regalità delle pareti, rivestite in tessuto dorato a motivi floreali, i pregiati mobili antichi e le modanature in gesso dei soffitti. Leitmotiv dell'ambientazione la decorazione alle pareti, che prosegue fino alla camera da letto, dove i muri "vestiti" dei locali precedenti cedono il passo a quelli finemente dipinti a tinte pastello. Ovunque opere d'arte riconducibili ad passato storico.

Scelte tecniche: Nell'ingresso una quinta in legno color avorio con mensole ospitanti opere eseguite da celebri maestri dell'arte vetraria (tra cui bottiglie blu di Venini e centrotavola a fiore scomponibile di Aalto) schermano il luminoso living, con camino marmoreo del '700 incorniciato da due noti bronzi (Vittoria alata di Bombardieri e Cavallo da tiro di Ligabue) e da un ritratto. L'arredo continua a giocare simmetricamente con due poltrone Frau a tiratura limitata in pelle scura e due consolles lombardo-venete in radica del XVIII secolo sormontate da una coppia di tele seicentesche. Ancora nell'ingresso vasi a campanula di Moretti sul mobile settecentesco, lampada da terra "Butterfly" e tela di H. Samelson del 1865. Tra gli arredi del salotto una ribalta genovese del '700 dal profilo mosso, una tela di A. Inganni del 1860, una lampada da terra Barovier&Toso, due poltroncine Luigi XV laccate con imbottito a motivi floreali, un trumeau lombardo del XVIII secolo con cimasa curvilinea, pregiati vasi su un tavolino lombardo ottocentesco in noce, un tavolino da toilette Luigi XVI con chinoiserie in porcellana dipinta a mano e ritratto alla parete settecenteschi ubicato vicino alla finestra, dai serramenti "vestiti" con festone del medesimo tessuto delle pareti fissato alla struttura lignea e leggera tenda in tulle foderato raccolta lateralmente. Cucina con parete in legno di pero e camino al centro, valorizzato da una cornice in Marmo Taxos Greco come il piano del tavolo, eseguito su disegno ed accompagnato da poltroncine Frau in pelle arancio. Sala da pranzo comunicante sia col salotto che con la cucina, inquadrata da una boiserie composta da pannelli in mogano dalla tipica venatura verticale e pannelli in damasco tesato, impiegati anche per il soffitto; tra gli oggetti d'arredo il lampadario novecentesco, un quadro di A. Tommasi, sottopiatti e posate in bronzo realizzati a mano, due candelieri in argento di Tiffany. Colori pastello per la camera matrimoniale, dove una Via Crucis settecentesca composta di quattordici tavole lignee funge da capoletto; letto con testata imbottita, lampade "Arà" di P. Stark e "Sweet Light" di Castellani & Smith sui comodini del '700, Pastorella bronzea di Pandiani e due Madonne, una dalmata su fondo dorato ed una italiana del XVIII secolo, sul cassettone neoclassico "alla maniera del Maggiolini" con medaglione floreale su lastronatura a spinapesce. Bagno caldo e romantico con parquet in teak, mobili in radica di betulla e riflessi aranciati che filtrano attraverso le tende.

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